Il nuovo Popolo degli Agenti Interagenti?

tecnologia
intelligenza artificiale
Probabilmente la logica personalizzabile degli agenti interagenti consentirà oltre alle aziende anche ai professionisti singoli o in studi associati di trarre maggiore utilità dall’utilizzo dell’AI.
Giovedì 17 Ottobre 2024 14:05
Michele Cannavò
Uno dei framework di sviluppo multi-agente più noti ed utilizzato è Autogen, al link dove è presente una versione stabile (che già utilizziamo) ed una riprogettata in fase di sviluppo (la 0.4, che stiamo praticando). Con entrambe è già possibile sperimentare operatività interessanti che vanno dalle chat che intraprendono a sistemi più complessi per l’esecuzione di attività standardizzabili più o meno sofisticate con elevati livelli di personalizzazione (è quest’ultima fase è importante proprio come ciascun modello che è a monte).
Leggendo tra la documentazione scorgiamo una definizione chiara, e degli esempi, che di seguito riportiamo con la traduzione così come è “Un agente è un'entità software che comunica tramite messaggi, mantiene il proprio stato ed esegue azioni in risposta ai messaggi ricevuti o alle modifiche del proprio stato. Queste azioni possono modificare lo stato dell'agente e produrre effetti esterni, come l'aggiornamento dei log dei messaggi, l'invio di nuovi messaggi, l'esecuzione di codice o l'esecuzione di chiamate API.
Molti sistemi software possono essere modellati come una raccolta di agenti indipendenti che interagiscono tra loro. Esempi includono:
Sensori sul pavimento di una fabbrica
Servizi distribuiti che alimentano le applicazioni web
Flussi di lavoro aziendali che coinvolgono più parti interessate
Agenti di intelligenza artificiale, come quelli basati su modelli linguistici (ad esempio GPT-4), che possono scrivere codice, interagire con sistemi esterni e comunicare con altri agenti.
Questi sistemi, composti da più agenti interagenti, sono denominati applicazioni multi-agente”.
Il termine "agente" non è nuovo, quindi, né in informatica né in altri contesti. Secondo il vocabolario Treccani, tra le diverse interpretazioni possibili, un agente è "colui che agisce, che provoca un determinato effetto".
Il primo effetto d'impatto che possiamo ricavare può essere considerato un nuovo uso del concetto di "specie"? (nel dizionario descrittivo Oxford Language - Google, il significato è “Categoria di classificazione degli organismi che comprende individui in grado di accoppiarsi tra loro e di generare prole feconda; nel caso di organismi a riproduzione asessuata è definita da criteri morfologici o fisiologici; più specie affini tra loro costituiscono un genere : le s. animali, vegetali; conservazione delle s.; la s. umana, gli uomini in quanto distinti dagli altri animali”).
Quel che già sappiamo è che non è insolito riscontrare il riferimento al termine di specie su risultati derivanti dal lavoro e/o dall’ingegno umano. Un esempio tra tutti: le valute, o più in generale gli strumenti finanziari, che vengono spesso definiti della stessa specie o meno - in manuali e normative-, in riferimento anche a categorie omogenee e comparabili di valori/prodotti.
L’idea semplice di una carta stampata che acquisisce valore per convenzione è l’espressione pratica (il denaro) di un modello complesso che nel tempo è andato ben oltre la pura astrazione e che oggi a seconda dei punti di vista può avere un ruolo più o meno rilevante nella vita di ciascuno.
Allo stesso modo ora come allora gli Agenti Interagenti rappresentano una delle aree di codice più avanzate per i potenziali impatti che possono avere in termini massivi, e, possono già far compiere qualche passo in più a delle semplici macchine -statiche- , avviandosi lestamente alle capacità di imitare il comportamento umano e di operare in diversi settori professionali.
Tra le probabili applicazioni che vedremo svilupparsi nel tempo riguarderanno contesti come la pubblica amministrazione, turismo -si pensi all’interno degli alberghi oppure online o combinazioni di entrambe; all’interno di realtà aziendali strutturate, nelle piccole e medie aziende che vogliono erogare servizi in maniera più integrata oppure in quelle realtà che gestiscono l’intera linea produttiva e di vendita. Probabilmente la logica personalizzabile degli agenti interagenti consentirà oltre alle aziende anche ai professionisti singoli o in studi associati di trarre maggiore utilità dall’utilizzo dell’AI.
Questi sono soltanto alcuni esempi pratici che riguardano ambiti dove generalmente si è sperimentato con questa nuova tecnologia soltanto in termini di chat, quindi con la relativa impossibilità attuale di ottenere un output finito in linea con le proprie aspettative professionali, aziendali e normative.
Prospettive per l'IA e gli Agenti Autonomi: Un Futuro Più Intelligente e Specializzato?
Bisognerà vedere.
Una delle sfide principali dell'adozione di queste tecnologie è la gestione etica dei dati, la regolamentazione che abbia pure la finalità di determinare un ambiente economico e sociale stimolante e stimolato.